L’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva costituisce uno degli assi portanti dei nostri Istituti, sostenuta dall’adesione all’associazione Libera e a varie iniziative di carattere nazionale.
Il 7 dicembre l’incontro con il dott. Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, ha coronato un ciclo di appuntamenti che hanno visto protagonisti anche gli studenti delle classi finali dell’ITE Falcone borsellino e del Liceo Alighieri, coordinate dalla prof.ssa Illia Lanfredi.
“Testimoni di coraggio civile” è il progetto promosso dalla Piattaforma delle Resistenze che, mercoledì 7 dicembre al Rainerum di Bolzano, ha chiamato a colloquio con la massima autorità istituzionale nel settore dell’antimafia giovani provenienti dalle scuole di tutta la provincia. Le loro domande hanno permesso al magistrato Franco Roberti di ripercorrere la sua carriera di impegno investigativo nel contrasto alla criminalità organizzata e, dal 2013, anche al terrorismo. Franco Roberti ha detto ai ragazzi di considerare il dialogo con i giovani parte integrante del suo lavoro: è persuaso infatti che lo Stato possa sconfiggere la mafia, purché si attivi nel diffondere la cultura della legalità e nell’offrire alle nuove generazioni valide alternative al loro facile reclutamento nelle organizzazioni criminali.
Di diritti umani e di rapporto tra generazioni si è invece parlato, sempre al Rainerum, nel corso di due altre iniziative promosse da Unisona in collegamento diretto con cinema di tutta Italia. Migliaia di studenti il 20 ottobre si sono confrontati in diretta video e attraverso i social networks con i rappresentanti di Emergency Gino e Cecilia Strada. Assieme a loro hanno riflettuto sul tema dei diritti umani da porre a fondamento di una cultura di pace: col supporto di molti testimoni è emerso come il quotidiano dramma dei profughi e dei migranti non sia distante ma, al contrario, interpelli ciascuno di noi imponendoci delle scelte. Lo spettacolo Father and son di Claudio Bisio, trasmesso anch’esso in diretta il 2 dicembre con dibattito finale, ha proposto una lettura disincantate e ironica del rapporto tra genitori e figli, una sorta di specchio in cui entrambe le generazioni possono riconoscersi nella complessità dei cambiamenti veloci e dei dialoghi sempre più assenti. Sono state tutte importanti occasioni di crescita, e non solo per i ragazzi, in cui il rafforzamento del senso di responsabilità individuale ha costituito il filo rosso da non perdere di vista.