Fiera delle aziende simulate – Praga  13-19 marzo 2016

il nostro diario di viaggio (i ragazzi di 4 ITE)

Giorno 6

Oggi allo stand è passato un signore ceco, che parlava benissimo italiano. Si è seduto con noi e ci ha chiesto se sapevamo che Brixen é conosciutissima a Praga. Karel Havliček Borovský, uno dei principali scrittori cechi infatti ha vissuto a Bressanone in confino per diversi anni e ne ha parlato nelle sue opere, in particolare nel “Le Elegie del Tirolo”.

Questo amore per la nostra terra da parte dei praghesi si ritrova anche nella città stessa, dove abbiamo trovato riferimenti e ´´Hotel Brixen´´.
E noi che non lo sapevamo! Che figura!, ma almeno questo ci ha dato modo di andarci ad informare.
Questo scrittore è vissuto nella prima metà dell´ottocento. Di tendenze liberali, contrastò la Russia, difese la Polonia e già allora propose un’unione di Cechi e Slovacchi: la Cecoslovacchia. Nel 1848 fu inviato al parlamento imperiale, ma nel 1851 fu confinato a Bressanone, dove rimase fino al 1855. Fu proprio a Bressanone che lo scrittore compose le sue opere piú famose, in particolare Le Elegie del Tirolo che parla proprio della nostra città.

E oggi cosa hanno da dire i nostri ragazzi?

Lorenzo – Oggi ho passato gran parte del tempo con il mio nuovo amico Jan. Siamo andati a pranzo assieme e siamo stati un po a parlare per conoscerci meglio.
Qui in fiera mi sono trovato benissimo, ho fatto conoscenze con molte persone e si può dire che ne sia valsa veramente la pena.
La cosa che mi ha più colpito è stata la gentilezza e la disponibilità di tutte le persone e dei ragazzi presenti.
Simone e Luca – Questa esperienza ci ha dato maggiore sicurezza nel rapportarci con gli altri ragazzi presenti qui in fiera. Abbiamo parlato diverse lingue…. tranne il ceco che è impossibile da leggere e da capire. Ci ha sorpreso molto la disponibilità delle persone.
Ilaria – Questa esperienza è stata significativa sia per quanto riguarda la comunicazione con gli altri, sia per le soddisfazioni avute per il lavoro svolto. Ho riscoperto una nuova parte di me che non conoscevo, ossia la capacità di intrattenere le persone in diverse lingue. È stato più facile parlare inglese in fiera piuttosto che a scuola.

Oggi pomeriggio si fanno i bagagli, le ultime spese in centro e le valige pronte per il ritorno. Domani ci aspettano 10 ore di viaggio…torniamo stanchi, ma soddisfatti di noi.

Ci vediamo lunedì a scuola ragazzi!

LE LEGGENDE DI PRAGA

Giorno 5

Oggi é stata una giornata molto dura, ma piena di soddisfazioni.

Rispetto a ieri in fiera oggi c´è stato molto più movimento, quasi non si passava tra gli stand.  Le vendite sono andate molto bene, sicuramente superiori  alle aspettative e la nostra cassa è aumentata considerevolmente. Lorenzo dopo aver girato tutta la mattina  come PR, ci ha abbandonato per seguire a pranzo Jan, un ragazzo che ha conosciuto ad uno stand ceco, con lui ha parlato in inglese per 2 ore , non sembrava nemmeno lui! Luciano, Luca e Ilaria hanno riempito

 

tutti gli stand concorrenti con i nostri volantini distribuendo sacchettini di mele secche a destra e a manca.
Jala, con il suo dirndl,  ha girato per gli stend come una trottola e ha acquistato tantissimi prodotti inutili, ma che le hanno consentito  di conoscere tante persone nuove.

Jala – “Rispetto a ieri sapevo come funzionavano le cose per cui sono riuscita a girare per gli stand e ho parlato con tante persone, mi sono sentita molto più sicura.”

Mexhit – “Mi sono accorto che mentre proponevo le vendite e facevo le fatture, non ho avuto difficoltà nel comunicare con i compratori anche se ho dovuto usare diverse lingue.”

Matteo – “Nonostante la forte malinconia  che mi ha attanagliato per tutto il tempo, sono riuscito a apprezzare anche le ragazze presenti in fiera…, ma, scherzi a parte mi ha colpito molto anche il successo dello stand, tantissimi clienti si sono fermati a chiedere informazioni, (altri sono stati ´´scaraventati ´´ dentro da Lorenzo) e mi sono accorto di riuscire a comunicare con grande facilità.”

Nderim – “Sono molto stanco, e mi sono accorto che fare business bisogna conoscere le normative dei diversi paesi, normative che spesso cambiano repentinamente. Comunque sono rimasto al mio posto e fra poco stamperò la numero 100. Adesso vado a fare un giro allo stand 41 dove mi aspetta una belga molto carina!”

Chiuso lo stand, dopo una giornata di duro lavoro, ci aspetta il Bowling.

Giorno 4

Oggi  è stato il primo giorno di fiera.  Tra cartoni, carte e ragazzi di ogni paese, siamo riusciti ad allestire il nostro stand, anche in tempi contenuti…ormai  l´esperienza insegna.
I nostri vicini di stand vengono da una scuola sportiva Belga e il tempo di girarci e il loro stand era già pronto…forse essenziale, ma pronto.
Lorenzo, Jala e Ilaria hanno indossato vestiti tipici tirolesi e, bisogna dire, che fanno  una gran bella figura.
Pronti per emettere la prima fattura di vendita…il file excel sul quale avevamo sputato sangue per inserire tutte le possibili variabili, NON FUNZIONAVA!!!
A tempo di record abbiamo modificato il file sotto gli occhi perplessi del nostro primo cliente, un esile ragazzo di circa 180 kg della Slovenia che per quei 10 minuti ha fatto muro verso altri possibili clienti.
Jala  e Ilaria nel frattempo,  incaricate di irretire i clienti e portarli a comprare presso il nostro stand, hanno consumato tutti i nostri assegni per COMPRARE dagli altri…
Tutto il giorno abbiamo girato per gli stand sfoderando il nostro inglese, tedesco e soprattutto la lingua che è nata oggi dalle mescolanze delle nostre vaghe conoscenze linguistiche.

Scherzi a parte, non siamo mai stati tanto stanchi come oggi, oltre alle gambe dover far lavorare anche il cervello e passare da una lingua all´altra ci ha sfinito. Bello comunque vedere tutte queste scuole che hanno lavorato per la fiera, ragazzi che, con grande creatività, hanno dimostrato in 1000 modi diversi come promuovere la loro azienda. Alcuni stand sono veramente originali…ma anche il nostro non scherza.
A domani …..

Giorno 3

Oggi ci siamo alzati con la neve…fa freddissimo, ma ci siamo comunque incamminati per visitare il quartiere ebraico. La visita comprendeva il memoriale con il museo dei bambini di Terezin, la casa delle cerimonie, la sinagoga vecchia-nuova, la sinagoga spagnola e sinagoga Klausen. Vicino al memoriale si trova il cimitero ebraico.
Il vecchio cimitero ebraico accoglie il riposo di 12000 corpi, segnati da altrettante lapidi che non sono state mai rimosse perché la legge ebraica lo vieta. Le lapidi si sono così sovrapposte le une sulle altre, strato su strato,  si piegano e si appoggiano le une alle altre quasi sostenendosi a vicenda per emergere tutte.
Qui è sepolto anche il creatore del Golem Rabi Lőw con la moglie.
Si dice che la sua lapide rimanga inspiegabilmente pulita dai muschi che attaccano le altre e che infilare un bigliettino con scritto su un desiderio nelle fessure della lapide, lo faccia avverare.
Abbiamo incontrato giovani rabbini, alcuni avevano la nostra età. Con nostra sorpresa non sono stati fatti entrare nella sinagoga vecchia-nuova……loro volevano solo pregare, ma gli hanno chiesto di pagare il biglietto d’entrata.
Dopo pranzo nonostante la temperatura polare, abbiamo fatto un giro panoramico in battello sulla Moldava. Almeno c’è il riscaldamento a bordo!
Domani inizieremo il lavoro in fiera….. vi terremo aggiornati

Giorno 2

La fiera si avvicina, oggi però avevamo il tempo si visitare questa bellissima città. Il risveglio, che strano, è stato traumatico (le proff. avevano minacciato crudeltà e pene corporali varie in caso di ritardo) .. ma comunque meglio di quello scolastico del lunedì mattina.
Dopo un’abbondante colazione siamo saliti al castello, maestoso, bellissimo ma ci vorrebbe una settimana per visitarlo bene. Siamo rimasti colpiti dalle sue dimensioni e girare per le sue stradine ci ha fatto fare un tuffo nel passato. Vi consigliamo di entrare nella cattedrale di San Vito quando il sole gioca con le sue vetrate multicolori …  una meraviglia.
Sale araldiche, il tesoro del re (una copia sigh!), il Vicolo d’Oro .. dove le proff. hanno apprezzato gli strumenti di tortura e … purtroppo per noi, ne hanno anche scelti!

Dopo il solenne cambio della guardia che coinvolgeva venti soldati col colbacco e il collo di pelliccia, finalmente ci siamo permessi una sosta …  quasi quindici minuti per mangiare e ripartire.
Collina Pětrin, con 299 gradini (non finivano più), il labirinto degli specchi poi 6 km a piedi per arrivare a ponte Carlo dove Jala e Simone hanno indossato un’armatura  mentre gli altri si affidavano a san Giovanni di Nepomuceno…lasciamo segreto il motivo di questa improvvisa devozione….
E anche stasera, visto che ci hanno stroncato le gambe con la marcia forzata, stiamo pregando in ginocchio le proff di farci rimanere in camera…speriamo ci ascoltino!  ….   A domani

Giorno 1

Partiti con entusiasmo, ma stroncati da 10 ore di viaggio e da 2 film noiosissimi messi dall’autista, siamo finalmente arrivati a Praga. Sistemati in camera, giusto il tempo di appoggiare le valige e le proff ci hanno dato una prima benedizione trascinando i in una “passeggiatina” di 9 km .
Siamo arrivati in piazza Venceslao dove abbiamo assaggiato dolci tipici di Praga, i trdelnik (vedi foto) poi siamo saliti sulla torre dell’orologio, al centro del vecchio municipio….tantissimi gradini, ma una vista mozzafiato ci ha ripagato delle fatiche. Un giro veloce al mercatino di pasqua e poi via il tram per andare a cena. Siamo morti, stasera ce ne staremo buoni buoni nelle nostre camere…cosa ci ha colpito oggi….la storia che si respira tra i vicoli di Praga, la sua atmosfera, gli scorci meravigliosi che ti sorprendono ogni volta che giri l’angolo, le ferite ancora aperte di una città che sta cambiando, ma porta ancora i segni del passato negli edifici cadenti che si intravedono nelle strade. Domani ci aspetta il castello…vi faremo sapere!
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