Il nostro istituto ha ospitato la premiazione delle Olimpiadi Italiano L2, gaDSC_0283ra organizzata dall’Istituto Durst di Bressanone con il sostegno dell’Intendenza scolastica per le scuole in lingua tedesca della provincia di Bolzano.

 


Buongiorno a tutte e a tutti!

DSC_0102Grazie d’avermi invitata ad aprire questa bella giornata di festa.

È una piacevole sorpresa scoprire l’alta partecipazione di studentesse e di studenti alle Olimpiadi di Italiano L2: complimenti a voi tutte e tutti che vi siete messi alla prova con una lingua così lontana e così vicina, come può essere l’italiano nella nostra situazione sudtirolese di convivenza multietnica. Anche nella mia scuola, il Liceo in madrelingua italiana, le Olimpiadi riscuotono un successo di partecipazione e un entusiasmo diffuso. Mettersi alla prova con una lingua, che può essere la propria o meno, è sempre segno di curiosità, di disponibilità a imparare qualcosa di nuovo, di volontà di superare i propri limiti.

Nella mia lunga esperienza di vita e di lavoro all’estero, ho scoperto come l’italiano sia una lingua molto amata nel mondo: non si tratta solo di una lingua legata agli scambi economici o ai viaggi, ma anche di una chiave di accesso a un enorme patrimonio culturale: musicale, artistico, architettonico e letterario. Anche voi, ragazzi e ragazze delle scuole di madrelingua tedesca, appartenete ora a questa comunità virtuale di studiosi e di appassionati dell’italiano sparsa per tutto il mondo che copre, vi posso assicurare, tutte le età: dai più giovani come voi ai più anziani. Mi ricordo di una mia studentessa a Salisburgo, Irmgard, una signora di 88 anni: voleva imparare l’italiano perché era appassionata dei film neorealistici italiani e voleva vederli in lingua originale!

Per salutarvi e lasciarvi alle premiazioni, voglio citarvi un proverbio africano che mi piace molto: un uomo che parla una lingua vale un uomo, un uomo che parla due o più lingue vale il mondo.

Buona continuazione! Maria Grazia Negro