Passeggiare per Praga porta con se un alone di magia…viene chiamata anche “la capitale del mistero” per l’occulto, la magia e l’alchimia  che pervade le sue mura e la sua storia.

Storie bizzarre, a volte da brivido emergono dalla bruma di mistero che avvolge le sue vie.

Ecco alcune delle leggende che abbiamo sentito.

Il fantasma senza testa – appare ogni giorno a mezzanotte in via liliova nella città vecchia..si tratta di un templare che in sella al suo cavallo bianco con la testa sotto al braccio cavalca per cercare qualcuno che gli tolga la sua maledizione…in punto di morte lasciò la fede cristiana e solo chi gli strapperá la spada e lo trafiggerá nel cuore gli dará la pace…

Passeggiando sulla collina Petrin abbiamo notato chilometri di muri lunghissimi, all’apparenza inutili…ci siamo chiesti come mai? Ci hanno raccontato che si chiama “muro della fame “.  Ai tempi di Carlo IV la siccità portò povertà e delinquenza. La gente moriva di fame e le prigioni erano strapiene. L’imperatore propose ai disperati che erano finiti in prigione per sfamare le famiglie di lavorare in cambio di cibo. Chi accettò venne portato sulla collina Petrin per costruire un muro che proteggesse la città. Vennero quindi sfamate intere famiglie e si vinse la carestia. Questo muro si vede ancora oggi e i suoi smerli ricordano i denti degli affamati…viene chiamato “muro della fame”.

La leggenda di san Giovanni Nepomuceno, il santo venne gettato da ponte Carlo dal re Venceslao per non avergli voluto rivelare quello che sua moglie, la regina, gli aveva detto in confessione. Il suo corpo non venne ritrovato, ma poi videro cinque stelle dorate splendere sotto l’acqua e  lì venne rinvenuto il corpo del santo. Quelle cinque stelle divennero il suo simbolo e chi passa sul ponte deve toccare contemporaneamente la croce e la statua del santo se vuole che si avveri un suo desiderio.

I Vodnik  sono folletti che vivono sulle sponde sotto il ponte Carlo. Il loro compito è quello di proteggere le anime degli annegati, ma possono essere anche molto cattivi e possono rapire i bambini. Per questo la notte le statue del ponte Carlo prendono vita e proteggono i bambini dell’isola di Kampa che si trova proprio sotto al ponte.

Il Golem. Si tratta di una creatura di argilla che il rabbino Lőw creò nel 1580 per difendere il quartiere ebraico dalle persecuzioni e dalle accuse di superstizione che portarono il re del tempo a voler cacciare tutti gli ebrei da Praga. Rabbi Lőw prese argilla dalla riva della Moldava e con un cerimoniale magico gli diede vita.
Il golem difese il quartiere, ma un giorno Rabbi Law si dimenticò di impartirgli ordini e lui non sapendo cosa fare si mise a correre per il quartiere distruggendo ogni cosa. Rabbi Lőw lo fermo con una formula magica e lo chiuse nella soffitta della sinagoga Vecchia-Nuova e dorme ancora lì in attesa di essere risvegliato. Nessuno può recarsi in quella soffitta, ma si dice che qualche notte, per un’arcana magia, ancora oggi il Golem si affacci alla finestra verso il vecchio cimitero ebraico.