Mercoledi 23 gennaio l’incontro con la storica meranese Antonella Tiburzi dal titolo “La resistenza degli Ebrei“,

 

Giornata della Memoria – Liceo Alighieri e ITE Falcone Borsellino di Bressanone

Due iniziative per rinforzare il germoglio della coscienza civile

La scuola brissinese ha consolidato il suo costante impegno nel voler scardinare l’indifferenza che “opera passivamente nella storia”.  

Il compito di accompagnare i propri studenti sul cammino della consapevolezza e della conoscenza storica rispetto alle atrocità compiute dai regimi nazifascisti è sempre stato prioritario nell’IIS di via Pra’ delle Suore. È un cammino che in passato ha trovato anche compimento nella visita ai campi di concentramento e sterminio di Auschwitz, di Mauthausen  e di Dachau, e che ogni anno offre ai ragazzi l’opportunità di confrontarsi con storici ed esperti della Shoah. Quest’anno due interessanti manifestazioni tenutesi nell’auditorium Erica Volgger hanno aperto gli occhi degli studenti su due realtà da essi poco conosciute: l’esistenza di un campo di concentramento vicino a casa loro e le dinamiche di una “resistenza ebraica”. Il 18 gennaio lo storico Costantino Di Sante ha presentato la sua ultima pubblicazione “Criminali del campo di concentramento di Bolzano – deposizioni, disegni, foto e documenti inediti, ed. Raetia. La particolare prospettiva adottata da Di Sante ha permesso a questo storico di ricostruire i profili degli aguzzini e di evidenziare come la ferocia  da loro riversata sui prigionieri del campo di via Resia facesse da contraltare ad un’esistenza del tutto ordinaria, condotta fuori dal recinto, fatta di affetti e svaghi  che sembrano inconciliabili con i loro documentati profili di criminali. Il 23 gennaio, per celebrare  la Giornata della Memoria, il prof. Lanfranco Di Genio ha presentato il poco conosciuto caso delle deportazioni degli ebrei dall’isola di Rodi, ex provincia italiana,anche attraverso la proiezione di un’intervista da lui effettuata al superstite di Auschwitz Samuel Modiano, mentre la prof.ssa Antonella Tiburzi, storica della Shoah, ha condiviso il frutto delle sue recenti ricerche relative a tanti membri delle comunità ebraiche italiane che in vario modo hanno opposto resistenza agli arresti e alle deportazioni operati dal regime fascista e dai nazisti, riuscendo a trovare vie di fuga o nascondigli per moltissime persone.

Due manifestazioni forti, occasioni preziose per studenti e insegnanti guidati a riflettere sulla fragilità della natura umana, capace di ospitare abissi di crudeltà narcotizzati dalla normale quotidianità, ma anche di incondizionati slanci di generosità.  

 

Sempre attuale: Bibliottino 2006 speciale memoria

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